Il vincolo di inedificabilità assoluta posto dall'art. 15 della l.r. n. 78/1976 per la fascia di 150 metri dalla linea di battigia del mare non consente la realizzazione di alcun intervento edilizio, neppure in zone già urbanizzate, e preclude pertanto la possibilità di ottenere il nulla osta paesaggistico in sanatoria per opere abusivamente realizzate in tale fascia. L'esistenza di un pregresso parere favorevole della Soprintendenza non può condizionare la legittimità del successivo provvedimento di diniego, adottato in applicazione di un vincolo di inedificabilità assoluta, che prevale sulle diverse previsioni degli strumenti urbanistici comunque successivamente adottati. Inoltre, l'eventuale applicabilità dell'art. 10 della l.r. n. 26/1986, che consente la sanatoria di modesti ampliamenti, richiede la dimostrazione di specifici requisiti, la cui verifica è di competenza esclusiva dell'ente locale, senza che possa rilevare la mera deduzione del mancato superamento del limite del 10% di aumento volumetrico. Pertanto, in presenza di un vincolo di inedificabilità assoluta, non può formarsi alcun silenzio assenso sulla richiesta di nulla osta paesaggistico in sanatoria, né può essere accolta la comunicazione di silenzio-assenso, essendo il provvedimento di diniego un atto vincolato.