Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) prevede misure di salvaguardia temporanee per le aree individuate come beni paesaggistici, vietando qualsiasi nuova edificazione e assoggettando gli altri interventi di trasformazione, anche sugli edifici esistenti, all'autorizzazione paesaggistica, in attesa dell'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali alle disposizioni di tutela del paesaggio. Tali misure di salvaguardia, dettate dall'art. 49, comma 1, delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PPR, sono volte a garantire la tutela del paesaggio in una fase transitoria, fino all'effettiva integrazione della pianificazione urbanistica locale con la pianificazione paesaggistica regionale. Pertanto, gli interventi di ampliamento volumetrico, comportanti nuova edificazione, non possono essere autorizzati all'interno delle aree vincolate, in quanto in contrasto con le predette misure di salvaguardia temporanee previste dal PPR. L'applicazione di tali prescrizioni non integra un vincolo assoluto di inedificabilità, ma una disciplina transitoria finalizzata a preservare il paesaggio in attesa dell'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali, la quale può essere derogata solo attraverso l'autorizzazione paesaggistica prevista dalla legge.