Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18753 del 14 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18753PEN

Massima

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Il giudice può disporre la confisca di prevenzione di beni anche se acquisiti in epoca precedente al periodo di pericolosità sociale accertato, qualora sussistano elementi indiziari univoci che dimostrino la provenienza illecita di tali beni e la loro effettiva disponibilità da parte del proposto, anche attraverso intestazioni fittizie a terzi, in un contesto di accertata appartenenza del proposto a un'associazione di tipo mafioso. A tal fine, il giudice deve valutare complessivamente il percorso esistenziale del proposto, i suoi rapporti con l'organizzazione criminale, le modalità di realizzazione dei reati associativi, l'attività economica sproporzionata rispetto ai redditi leciti, nonché l'assenza di plausibili giustificazioni circa l'origine e la destinazione dei beni, al fine di ricostruire un quadro indiziario grave, preciso e concordante che consenta di ritenere integrata la fattispecie di pericolosità sociale qualificata prevista dalla normativa antimafia, anche con riferimento a periodi antecedenti alla condanna per il reato associativo. In tale contesto, l'onere della prova circa la legittima provenienza dei beni grava sul proposto e sui terzi interessati, i quali devono fornire elementi idonei a superare la presunzione di illiceità derivante dal complessivo quadro indiziario.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 07/06/2016 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO TUTINELLI;
lette le conclusioni del PG Dr. BIRRITTERI Luigi, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il decreto in epigrafe, la Corte di appello di Bologna ha conferm…

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