Tribunale Amministrativo Regionale Emilia Romagna - Bologna sentenza n. 672 del 2011

ECLI:IT:TARBO:2011:672SENT

Massima

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L'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'ente competente deve necessariamente indicare le effettive ragioni per le quali l'intervento edilizio abusivo è ritenuto compatibile con l'ambiente circostante, oggetto di tutela. La mera affermazione generica ed apodittica della compatibilità ambientale dell'intervento, senza alcuna specifica motivazione, non è sufficiente ad assolvere tale onere motivazionale. L'assenza di una adeguata e specifica motivazione in ordine alla compatibilità paesaggistica dell'intervento edilizio abusivo determina l'illegittimità dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata, in quanto in violazione del principio di doverosa motivazione degli atti amministrativi. L'autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico ha pertanto il potere-dovere di annullare l'autorizzazione paesaggistica carente di idonea motivazione, al fine di assicurare la corretta applicazione della normativa a tutela del paesaggio e dell'ambiente. Il principio di doverosa motivazione degli atti amministrativi, in materia di autorizzazioni paesaggistiche, costituisce un presidio essenziale per garantire la trasparenza e la legittimità dell'azione amministrativa, nonché per consentire un effettivo controllo giurisdizionale sull'esercizio del potere discrezionale. L'obbligo di motivazione, in tale ambito, non può essere assolto in modo generico ed apodittico, ma richiede una puntuale e specifica valutazione della compatibilità dell'intervento edilizio con i valori paesaggistici ed ambientali tutelati, al fine di rendere manifeste le ragioni poste a fondamento del provvedimento autorizzatorio.

Sentenza completa

N. 00348/2001
REG.RIC.

N. 00672/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00348/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la ((omissis))

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 348 del 2001, proposto da:
F. lli Lisi di ((omissis)) & C., s.n.c. in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Bologna, Strada Maggiore n. 47;

contro

-Ministero per i Beni e le Attività' Culturali, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui Uffici, in Bologna, via ((omissis)) n. 4, è domiciliato “ex lege”;
-Comune di Rimini, non costituito in giudizio,

per l'annullamento

del d…

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