Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1293 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:1293SENT

Massima

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Il ricorso è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse processuale ai sensi dell'art. 100 c.p.c. e dell'art. 35, comma 1, lett. c) c.p.a., in quanto la società ricorrente ha depositato il decreto del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare che autorizza l'esercizio della raffineria, soddisfacendo così la pretesa fatta valere in giudizio. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse alla decisione del ricorso, per effetto del sopravvenuto provvedimento favorevole all'istante, determina l'improcedibilità del ricorso stesso, in applicazione del generale principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo. Tale principio trova applicazione anche nel processo amministrativo, in quanto l'interesse all'annullamento dell'atto impugnato costituisce il presupposto indefettibile per la decisione di merito, sicché la sua carenza sopravvenuta comporta l'improcedibilità del ricorso. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse è quindi una pronuncia di rito che non entra nel merito della controversia, ma si limita a prendere atto del venir meno dell'interesse all'annullamento dell'atto impugnato, in applicazione del principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo. Le spese processuali sono integralmente compensate, in considerazione della peculiarità della vicenda e della sopravvenuta definizione della controversia.

Sentenza completa

N. 03501/1996
REG.RIC.

N. 01293/2013 REG.PROV.COLL.

N. 03501/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3501 del 1996, proposto da:
Agip Petroli s.p.a., in persona del legale rappresentante
p.t.
, rappresentata e difesa dagli avv. Michele Alì, Giovanni Viale e Stefano Grassi, con domicilio eletto presso il primo in Catania, via Crociferi, 60;

contro

Comune di Milazzo (Me), in persona del Sindaco
p.t.
, rappresentato e difeso dall'avv. Giuseppina Di Bella, con domicilio eletto presso Antonella Cannarozzo in Catania, piazza G. Verga, 16;

per l'annullamento

dell’ordinanza del Sindaco del Comune di Milazzo n. 289 del 25 giugno 1996 nonché di og…

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