Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza breve n. 3682 del 2023

ECLI:IT:TARPA:2023:3682SENB

Massima

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L'acquisizione gratuita al patrimonio comunale degli immobili abusivi e della relativa area di sedime costituisce effetto automatico della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione, essendo un atto dovuto e privo di contenuto discrezionale, subordinato esclusivamente all'accertamento dell'inottemperanza e al decorso del termine di legge fissato per la demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi. Tuttavia, l'acquisizione di un'area ulteriore rispetto a quella di sedime dell'opera abusiva, fino a un massimo di dieci volte la superficie utile abusivamente costruita, è subordinata alla specifica motivazione da parte dell'amministrazione circa le ragioni che rendono necessario tale ulteriore acquisto, in funzione di un pubblico interesse. Inoltre, qualora l'opera abusiva riguardi una ristrutturazione edilizia di un fabbricato preesistente e regolare, non trova applicazione il meccanismo dell'acquisizione automatica, ma è possibile procedere esclusivamente con l'esecuzione coattiva dell'ordine di demolizione. L'imputabilità dell'illecito omissivo della mancata ottemperanza all'ordine di demolizione è un presupposto essenziale per l'applicazione della sanzione dell'acquisizione gratuita, che non può operare nei confronti di soggetti estranei all'abuso e che si siano concretamente adoperati per impedirlo. Infine, la notifica del verbale di accertamento dell'inottemperanza non è necessaria ai fini dell'acquisizione, in quanto tale atto non ha portata lesiva degli interessi del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/12/2023

N. 03682/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01712/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 1712 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall’avv.to Orazio Lo Bello, con domicilio digitale corrispondente alla PEC come da Registri di Giustizia, e domicilio fisico
ex lege
presso la Segreteria della Sezione in Palermo, Via Butera n. 6;

contro

Comune di Carini, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv.to Marina Fonti, con domicilio digitale corrispondente alla PEC come da Registri di Giustizia, e domicilio fisico
ex lege
presso la Segreteria della Sezione in Palermo, Via Butera n. 6;

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