Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30704 del 5 agosto 2021

ECLI:IT:CASS:2021:30704PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, quale causa di giustificazione del reato di diffamazione, sussiste quando le espressioni utilizzate, pur potendo essere considerate oggettivamente offensive, sono strettamente funzionali alla finalità di disapprovazione e non trasmondano in una gratuita ed immotivata aggressione dell'altrui reputazione. In tale contesto, è necessario operare un bilanciamento tra il diritto alla libertà di espressione, tutelato dall'art. 10 CEDU, e il diritto al rispetto della reputazione personale e della vita privata, tutelato dall'art. 8 CEDU, tenendo conto che in una società democratica deve essere garantita una forte quota di tolleranza reciproca rispetto all'esercizio della libertà di espressione avente ad oggetto opinioni dissenzienti su temi di rilevante risonanza pubblica. Pertanto, le eccezioni alla libertà di espressione devono essere interpretate restrittivamente e la necessità di limitarla deve essere dimostrata in modo convincente, essendo tale diritto fondamentale applicabile non solo alle informazioni o idee accolte con favore o ritenute innocue o indifferenti, ma anche a quelle che possono offendere, urtare o preoccupare individui o gruppi di persone di opinioni differenti, in quanto questa è l'essenza del pluralismo, della tolleranza e dello spirito di apertura senza i quali non esiste una "società democratica".

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS) parte civile;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/09/2019 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MATILDE BRANCACCIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dr. GIORDANO LUIGI che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'Appello di Genova, in riforma della sentenz…

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