Cassazione penale Sez. II sentenza n. 53013 del 14 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:53013PEN

Massima

Il concorso di persone nel reato non presuppone necessariamente un previo accordo, essendo sufficiente che il contributo di ciascun agente, anche se diverso e in varia misura, risulti causalmente rilevante alla realizzazione dell'altrui proposito criminoso, purché vi sia consapevolezza di concorrere all'illecito. Pertanto, la responsabilità del concorrente non è esclusa dalla mera connivenza o dalla circostanza che il suo apporto non sia stato determinante per la consumazione del reato, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente agevolato, in qualsiasi fase, l'azione delittuosa altrui. Inoltre, l'attenuante della "particolare tenuità del contributo" non è configurabile quando il contributo, pur non essendo decisivo, abbia comunque assunto carattere di apprezzabile supporto logistico o operativo all'esecuzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamill - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna - rel. Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro resa in data 3.3.2015 che confermava quella dei Gip del Tribunale di Cosenza in data 5.12.2013;
Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
Udita nell'udienza camerale del 22/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DE SANTIS Anna Maria;
Udita la requisitoria dei Sostituto Procuratore Generale, Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del…

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