Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23693 del 3 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:23693PEN

Massima

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Il custode di un compendio pignorato è tenuto a rispettare gli obblighi di custodia e conservazione del bene, la cui violazione colposa integra il reato di violazione degli obblighi del custode. Tuttavia, tale reato è soggetto a prescrizione, la cui declaratoria deve essere pronunciata d'ufficio dal giudice, anche in assenza di specifica richiesta della parte, al fine di evitare un indebito protrarsi del procedimento penale. Il principio di diritto è che la prescrizione del reato, quale causa di non punibilità, deve essere rilevata e dichiarata dal giudice in ogni stato e grado del processo, anche d'ufficio, senza necessità di specifica eccezione da parte dell'imputato, al fine di assicurare il rispetto dei tempi ragionevoli del processo e l'economia processuale, evitando inutili rinvii e ulteriori gradi di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 701/2014 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 20/05/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

Udito il Procuratore Generale, annullamento senza rinvio per prescrizione.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) del foro di Padova.

OSSERVA

Rilevato che la Corte d'Appello di Brescia, in parziale confe…

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