Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45450 del 27 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:45450PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale del riesame, deve verificare la congruenza della motivazione rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter riesaminare nel merito il quadro indiziario. Le dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono costituire fonte probatoria autonoma, senza necessità di riscontri estrinseci, specie in caso di costituzione di parte civile. Il requisito della attualità del pericolo di reiterazione del reato, introdotto dalla riforma dell'art. 275 c.p.p., non implica la necessità di accertare l'imminenza di nuove occasioni di delinquere, essendo sufficiente formulare un giudizio prognostico sulla base dei criteri di cui all'art. 133 c.p. in relazione alla situazione esistenziale e socio-ambientale dell'indagato. Pertanto, il giudice può ritenere sussistente il requisito dell'attualità del pericolo di recidiva, ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere, quando la condotta criminosa si sia dispiegata in un arco temporale prolungato, la personalità dell'indagato risulti negativa e vi siano precedenti penali, anche se non vi siano stati contatti volti a condizionare la persona offesa durante l'indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catania del 17/3/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AIELLI Lucia;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. STABILE Carmine che concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
PREMESSO IN FATTO

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