Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22537 del 28 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22537PEN

Massima

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Il soggetto danneggiato dal reato di falsa testimonianza, pur se costituito parte civile, non è legittimato a proporre ricorso per cassazione contro la sentenza di non luogo a procedere, in quanto la persona offesa dal delitto di falsa testimonianza è soltanto lo Stato. Analogamente, nel caso di concorso formale tra falsa testimonianza e calunnia, la società rappresentata dal ricorrente, pur potendo rivestire il ruolo di mero danneggiato dal reato di calunnia, non è legittimata all'impugnazione, essendo tale legittimazione riservata esclusivamente alla persona offesa dal reato più grave, ovvero gli autori degli asseriti reati di falso realizzati nell'interesse della società e fatti oggetto della imputazione calunniosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Frances - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 975/2012 GIP TRIBUNALE di VERBANIA, del 21/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATERNO' RADDUSA BENEDETTO;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. FODARONI Maria G., per inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) per la parte civile che insiste nel ricorso.

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