Cassazione penale Sez. I sentenza n. 50889 del 8 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:50889PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La confisca di prevenzione di beni è legittima quando risulta una palese sproporzione tra il loro valore e le fonti reddituali note del soggetto proposto e del suo nucleo familiare, in assenza di giustificazioni plausibili circa la legittima provenienza di tali beni. Ciò in quanto la sproporzione patrimoniale, unita alla presunzione relativa di provenienza illecita dei beni in capo al soggetto condannato per reati di associazione mafiosa, costituisce indice rilevante della pericolosità sociale del proposto e della sua permanenza nelle logiche criminali, nonostante le precedenti condanne e misure di prevenzione applicate. Il giudice, pertanto, nel valutare la confisca, deve analizzare in modo approfondito la situazione reddituale e patrimoniale complessiva del nucleo familiare, senza limitarsi a considerazioni parziali o alternative prospettate dal ricorrente, ma verificando la congruità e la coerenza delle fonti di finanziamento dichiarate rispetto all'entità e alle modalità di acquisto dei beni, anche in relazione agli stili di vita e alle spese del gruppo familiare. La motivazione del provvedimento di confisca non può essere censurata in sede di legittimità per vizi logici o di valutazione della prova, essendo ammesso il ricorso per cassazione solo per violazione di legge, ivi compresa l'ipotesi di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata il (OMISSIS);
Avverso il decreto n. 188/2016 della Corte di Appello di Palermo in data 02/12/2016;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. FIMIANI Pasquale, il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con decreto in data 21/10/2015 il Tribunale di Palermo accoglieva la proposta del Procuratore della Repubblica presso il Tribu…

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