Consiglio di Stato sentenza n. 5383 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:5383SENT

Massima

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Il Comune può esercitare l'autotutela possessoria sui beni del proprio demanio, rimuovendo le opere realizzate abusivamente su di essi, in quanto tale potere è previsto dall'art. 378 della legge n. 2248 del 1865, allegato F. Il Comune, in qualità di ente titolare del demanio, ha il dovere di tutelare la demanialità dei beni pubblici, anche attraverso l'adozione di provvedimenti di autotutela, volti a ripristinare la situazione di fatto precedente all'occupazione abusiva. Tali provvedimenti, finalizzati alla salvaguardia del patrimonio pubblico, non richiedono una previa verifica della proprietà dell'area, essendo sufficiente l'accertamento della demanialità della stessa. L'esercizio del potere di autotutela possessoria da parte del Comune non è subordinato all'esperimento di un previo procedimento di accertamento della proprietà, ma può essere attuato immediatamente, al fine di tutelare l'interesse pubblico alla conservazione del demanio. Pertanto, il Comune è legittimato a rimuovere le opere realizzate abusivamente su beni demaniali, senza la necessità di una previa verifica della titolarità dell'area, essendo sufficiente l'accertamento della demanialità della stessa. Tale potere di autotutela possessoria rappresenta uno strumento di tutela del patrimonio pubblico, che il Comune può esercitare in via immediata e diretta, senza dover preventivamente accertare la proprietà dell'area occupata abusivamente.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/09/2020

N. 05383/2020REG.PROV.COLL.

N. 01475/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1475 del 2011, proposto dai signori Paolo Minuti, Patrizia Margheri, Francesco Minuti e Elisabetta Carlesso, rappresentati e difesi dagli avvocati Massimo Colarizi e Federico Scanferlato, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Giovanni Antonelli, n. 49,

contro

il Comune di Treviso, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonello Coniglione e Giampaolo De Piazzi, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Gabriele Pirocchi in Roma, via Salaria, n. 280,

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il V…

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