Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2208 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:2208SENT

Massima

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Il ricorrente che agisce in giudizio per ottenere un provvedimento amministrativo deve essere il soggetto titolare del relativo diritto o interesse legittimo, non essendo sufficiente il mero incarico di consulenza conferito per la presentazione della domanda. Pertanto, il ricorso proposto dal consulente incaricato, anziché dal soggetto beneficiario della misura agevolativa, è inammissibile per difetto di legittimazione attiva, in quanto i rapporti privatistici tra il consulente e il committente sono estranei alla pubblica amministrazione e non attribuiscono al consulente la legittimazione ad agire in luogo del beneficiario. Il principio di diritto affermato dalla sentenza è che la legittimazione ad impugnare un provvedimento amministrativo spetta esclusivamente al soggetto titolare del diritto o interesse legittimo oggetto della pronuncia, non essendo sufficiente il mero incarico di consulenza per la presentazione della domanda. Tale principio si fonda sulla necessità di tutelare l'effettiva sfera giuridica del destinatario del provvedimento, evitando che soggetti estranei possano agire in sua vece, al fine di garantire la corretta dialettica processuale e l'effettività della tutela giurisdizionale. La massima si applica a tutti i casi in cui un soggetto agisce in giudizio per ottenere un provvedimento amministrativo di cui non è il diretto destinatario, ma del quale ha ricevuto solo un incarico di consulenza o assistenza.

Sentenza completa

N. 11279/2014
REG.RIC.

N. 02208/2015 REG.PROV.COLL.

N. 11279/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11279 del 2014, proposto da:
Soc Finprotek Srl, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 36;

contro

Agenzia Invitalia Spa, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 88;

per la dichiarazione di illegittimità del silenzio serbato all’istanza volta all’ottenimento delle agevolazioni finanziarie ai sensi della L. 181/89 presentata in data 29.03.2012; per l’accertamento del’obbligo di provvedere; per il risarcimento del danno da ritardo.

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