Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1711 del 2023

ECLI:IT:TARVEN:2023:1711SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di divieto di prosecuzione di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande, adottato ai sensi dell'art. 19, comma 3, della legge n. 241/1990, deve essere sorretto da una adeguata motivazione che dia conto delle ragioni di fatto e di diritto che hanno condotto all'adozione del provvedimento medesimo, in modo da consentire all'interessato di comprendere le valutazioni dell'amministrazione e di poter esercitare efficacemente il proprio diritto di difesa. L'amministrazione, pertanto, è tenuta a verificare attentamente la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per l'adozione del provvedimento di divieto, motivando in modo chiaro e puntuale le ragioni che giustificano l'esercizio di tale potere, al fine di evitare che il provvedimento risulti carente sotto il profilo motivazionale e, quindi, illegittimo. La mancanza di una adeguata motivazione, che renda palesi le valutazioni compiute dall'amministrazione e le ragioni poste a fondamento del provvedimento, comporta l'annullamento dello stesso per violazione dell'art. 3 della legge n. 241/1990. Inoltre, l'amministrazione, prima di adottare il provvedimento di divieto, deve garantire all'interessato il rispetto del contraddittorio procedimentale, consentendogli di presentare osservazioni e deduzioni, al fine di tutelare il suo diritto di difesa. Il mancato rispetto di tale principio, che costituisce un corollario del più generale principio di partecipazione di cui all'art. 10 della legge n. 241/1990, determina l'illegittimità del provvedimento finale per violazione del contraddittorio procedimentale.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/11/2023

N. 01711/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00917/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 917 del 2020, proposto da
Enpigì Entertainment S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Verona, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

del provvedimento del Comune di Verona, Commercio Attività Produttive, protocollo n. 0272971/2020 del 16/09/2020 avente ad oggetto: “divieto di prosecu…

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