Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4335 del 29 gennaio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:4335PEN

Massima

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Il bilancio di una società deve essere redatto in conformità ai principi di veridicità, correttezza e trasparenza, nel rispetto del principio di competenza economica. L'iscrizione in bilancio di crediti non determinabili nell'ammontare e non ragionevolmente certi, così come l'imputazione di plusvalenze derivanti da operazioni di cessione di diritti pluriennali a un esercizio diverso da quello in cui si sono perfezionate, integrano la fattispecie di false comunicazioni sociali, configurando una condotta fraudolenta finalizzata a determinare una variazione del totale delle poste attive superiore al 10% rispetto al valore corretto, al fine di conseguire un ingiusto profitto. Tale condotta, oltre a violare il principio di prudenza, può comportare ulteriori vantaggi per la società, come la permanenza nel campionato o l'acquisizione di nuovi diritti, e pertanto integra il dolo specifico richiesto dalla fattispecie. Il fallimento della società non determina l'estinzione dell'illecito amministrativo dipendente da reato, in quanto la responsabilità dell'ente è autonoma rispetto a quella dell'autore del reato e trova fondamento nella commissione del reato nell'interesse o a vantaggio della società stessa. La mancata concessione delle attenuanti generiche alla società, a fronte del riconoscimento delle stesse all'imputato, è adeguatamente motivata dalla gravità dei fatti e dalla loro reiterazione nel tempo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. DE MARZO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Curatela del fallimento della (OMISSIS) s.r.l.;

avverso la sentenza del 26/11/2010 della Corte d'appello di Messina R.G. 901/2010;

visti gli atti, il provvedimento impugnato, i ricorsi, le memorie contenenti motivi aggiunti e la memoria della parte civile;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. SPINACI Sante, ch…

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