Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49776 del 21 dicembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:49776PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, anche aspra e polemica, trova il suo limite nel rispetto della reputazione e dell'onore altrui, sicché l'utilizzo di espressioni offensive e lesive della dignità personale, anche di soggetti pubblici, integra il reato di diffamazione, non potendo essere giustificato dalla finalità di denunciare irregolarità o scorrettezze nell'esercizio di funzioni pubbliche. Pertanto, l'attribuzione a un sindaco della qualifica di "marionetta", volta a sottolineare la sua asserita soggezione ad altri, costituisce un'espressione diffamatoria, non scriminata dalla circostanza che essa sia stata utilizzata nell'ambito di un confronto politico, atteso che la libertà di critica non può spingersi fino al punto di ledere ingiustificatamente la reputazione altrui. Inoltre, il fatto che i pubblici amministratori siano stati successivamente assolti in sede penale non esclude la legittimità dell'iniziativa di informare la collettività sulle irregolarità della precedente gestione, atteso che il proscioglimento penale non implica necessariamente la piena regolarità dell'azione amministrativa, potendo dipendere da ragioni diverse dall'accertamento della correttezza del comportamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - rel. Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1947/2008 CORTE APPELLO di CATANIA, del 25/10/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/07/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per il rigetto.

FATTO E DIRITTO

Con sentenza 25.10.2011, la corte di a…

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