Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24364 del 20 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:24364PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente, avendo definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio, abbia iniziato ad attuarlo, ponendo in essere atti idonei e univoci a realizzare il delitto, tali da creare una situazione di pericolo attuale e concreto di lesione del bene protetto dalla norma incriminatrice. Ai fini della configurabilità del tentativo, gli atti devono essere valutati in sé medesimi, per il contesto nel quale si inseriscono e per la loro natura ed essenza, secondo le norme di esperienza e l'id quod plerumque accidit, al fine di verificare che l'azione abbia la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato e che il delitto sarà commesso, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla volontà del reo. La mera condotta di affacciarsi alla porta finestra, senza alcuna prova di effettivo ingresso nell'abitazione, non integra gli estremi del tentativo di furto, in quanto non manifesta in modo univoco il proposito criminoso dell'agente né crea una situazione di pericolo concreto per il bene giuridico tutelato. La valutazione della condotta deve essere effettuata con giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze in cui opera l'agente e delle modalità dell'azione, al fine di determinarne la reale adeguatezza causale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere Rel.

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. BIFULCO Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Mo.Al., nato ad A il (omissis),
avverso la sentenza della Corte di Appello di Cagliari Sezione distaccata di Sassari emessa in data 17/05/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilità del ricorso;
udito l'avv.to El.Va., difensore di fiducia dell'imputato, che si è riportato ai motivi di ricorso e ne ha chiesto l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnat…

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