Cassazione civile Sez. III sentenza n. 10993 del 19 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:10993CIV

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può riesaminare il merito della causa né sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dal giudice di merito, il quale gode di un ampio potere discrezionale nell'individuazione delle fonti del proprio convincimento, nel controllo della loro logica attendibilità e giuridica concludenza, e nella scelta di quelle più idonee a dimostrare i fatti in discussione. Il ricorso per cassazione, pertanto, deve contenere una esposizione dei motivi funzionale alla riforma della sentenza di merito, con l'esatta individuazione del capo di pronuncia impugnato e l'illustrazione in modo comprensibile ed esauriente delle dedotte violazioni di norme o principi di diritto, ovvero delle carenze della motivazione, senza potersi risolvere in una mera richiesta di rivisitazione di fatti e circostanze già definitivamente accertati in sede di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. AMATUCCI Alfonso - Consigliere

Dott. SPIRITO Angelo - Consigliere

Dott. AMENDOLA Adelaide - Consigliere

Dott. TRAVAGLINO Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in ROMA, VIALE ANGELICO 36-B, presso lo studio dell'avvocato SCARDIGLI MASSIMO, rappresentati e difesi dall'avvocato DIAZ PIETRO NATALE giusta delega a margine del ricorso;

- ricorrenti -

e contro

(OMISSIS), (OMISSIS) (OMISSIS);

- intimati -

avverso la sentenza n. 461/2005 della SEZ. DIST. CORTE D'…

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