Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28856 del 7 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28856PEN

Massima

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Il tentativo di estorsione aggravata da metodo mafioso è configurabile anche quando il soggetto agente, pur non essendo il debitore principale, richiede il pagamento di un debito altrui avvalendosi di minacce e del suo legame con un'associazione criminale. La richiesta di adempimento di un'obbligazione che non grava direttamente sul soggetto passivo, ma su un terzo, non esclude la qualificazione del fatto come tentativo di estorsione aggravata, qualora tale richiesta sia accompagnata da modalità coercitive e dal richiamo all'appartenenza dell'agente ad un'organizzazione mafiosa. La Corte di cassazione, nel sindacare la legittimità della decisione di merito, non deve stabilire se questa proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. Il vizio di motivazione, ai fini della cassazione, implica o la carenza di motivazione o la sua manifesta illogicità, la quale richiede che la ricostruzione alternativa proposta dal ricorrente sia inconfutabile, ovvia e non rappresenti soltanto un'ipotesi alternativa a quella ritenuta in sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DAVIGO P. - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Reggio Calabria del 27/10/2014;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 28.4.2014 il G.I.P. del Tribu…

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