Il possesso dei requisiti formativi minimi, consistenti nella frequenza obbligatoria a corsi di perfezionamento teorico-pratico in materia di investigazioni private, organizzati da strutture universitarie o da centri di formazione professionale riconosciuti dalle regioni ed accreditati presso il Ministero, costituisce un presupposto essenziale per il rilascio e il mantenimento della licenza per lo svolgimento dell'attività di investigazioni private. L'omesso adeguamento a tali requisiti formativi entro il termine previsto dalla normativa di settore legittima l'amministrazione competente a disporre la sospensione della licenza, salvo che l'interessato non provveda successivamente a regolarizzare la propria posizione, dimostrando di aver frequentato i corsi di formazione obbligatori. In tal caso, l'amministrazione è tenuta a revocare il provvedimento di sospensione, in ossequio al principio di proporzionalità e di tutela dell'affidamento del titolare della licenza, il quale ha l'onere di adeguarsi tempestivamente alle prescrizioni normative. Il mancato rispetto dei requisiti formativi minimi, pur legittimando l'adozione di un provvedimento sanzionatorio, non comporta necessariamente la revoca definitiva della licenza, essendo sufficiente la sospensione temporanea fino all'avvenuto adempimento. Inoltre, l'annullamento giurisdizionale del provvedimento di sospensione, una volta che il titolare abbia provveduto a regolarizzare la propria posizione, non dà luogo a un diritto al risarcimento del danno, in assenza di una specifica domanda tempestivamente proposta e di una prova concreta del pregiudizio subito.