Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49208 del 26 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49208PEN

Massima

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Il diritto di impugnare una sentenza di assoluzione con la formula "perché il fatto non costituisce reato" al fine di ottenere l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste" sussiste in quanto, a parte le conseguenze di natura morale, l'interesse giuridico risiede nei diversi e più favorevoli effetti che gli articoli 652 e 653 c.p.p. connettono al secondo tipo di dispositivi nei giudizi civili o amministrativi di risarcimento del danno e nel giudizio disciplinare. Tuttavia, tale motivo di ricorso risulta inammissibile se articolato su elementi di merito e finalizzato ad una rivalutazione del risultanze processuali, non consentita in sede di legittimità. La mancata rinnovazione dell'istruzione dibattimentale in appello, con conseguente mancato esame dell'imputato non assunto in primo grado, è ammissibile solo ove ritenuta necessaria sulla base di specifiche esigenze, che è onere della parte instante indicare e documentare. In assenza di tale onere, il mancato esame dell'imputato non costituisce motivo di inammissibilità del ricorso per cassazione. La minaccia di cagionare un danno, qualunque sia il motivo dell'azione, non può mai essere considerata "giusta" ai sensi dell'art. 52 c.p., in quanto tale danno non rappresenta il mezzo necessario per evitare la lesione di un interesse materiale o morale posto in pericolo dalla persona offesa. La mancata autenticazione della firma dell'imputato sul ricorso per cassazione e il mancato deposito dello stesso da parte dell'imputato, in assenza di delega a terzi, comportano l'inammissibilità del ricorso per carenza dei requisiti normativamente previsti. Infine, il Tribunale può ritenere superfluo ogni ulteriore atto istruttorio relativamente alla pronuncia assolutoria, avendo già rivalutato le risultanze processuali acquisite in primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/04/2015 del TRIBUNALE di LAGONEGRO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GRAZIA MICCOLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale che conclude per l'annullamento senza rinvio per essersi prescritto il reato; rigetto nel resto; conferma delle statuizioni civili.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza d…

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