Cassazione penale Sez. II sentenza n. 40646 del 17 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40646PEN

Massima

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Il metodo mafioso, ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, non si identifica con il mero collegamento dei soggetti accusati con contesti di criminalità organizzata o con la loro "caratura mafiosa", ma richiede l'effettivo utilizzo di comportamenti oggettivamente idonei ad esercitare una particolare coartazione psicologica sulla vittima, con i caratteri propri dell'intimidazione derivante dall'organizzazione criminale evocata. Pertanto, la mera reazione di timore e reticenza della vittima non è sufficiente a integrare l'aggravante, essendo necessario che emergano dati oggettivi che confortino la tesi dell'utilizzo del metodo mafioso. Inoltre, il diritto di difesa dell'indagato non implica un obbligo per il pubblico ministero di procedere all'interrogatorio ogni volta che l'indagato ne faccia richiesta, né la mancata indicazione da parte della vittima del titolo della richiesta di denaro (estorsione o usura) esclude di per sé la configurabilità del reato di estorsione, qualora risulti provata la dazione o la promessa di una somma di denaro in un contesto di coartazione della volontà della vittima. Infine, l'omessa motivazione del tribunale in ordine alla documentazione prodotta dall'indagato per dimostrare l'avvenuto pagamento del debito oggetto del capo di imputazione per estorsione determina l'annullamento dell'ordinanza limitatamente a tale capo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO G. - rel. Consigliere

Dott. CARRELLI P.d.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 15/12/2011 del Tribunale di Catanzaro;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. Geppino Rago;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio limitatamente al ricorso del P.m. e rigetto del ricorso dell'indagato;

udito il difensore avv.to (OMISSIS), in sostituzione dell'…

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