Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 37072 del 22 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:37072PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che falsifica documenti attestanti la propria presenza in servizio e lo svolgimento di attività straordinarie non effettivamente prestate, al fine di ottenere indebitamente emolumenti retributivi, commette il reato di falso ideologico in atto pubblico, in quanto tali documenti, pur non essendo atti fidefacenti, dispiegano un oggettivo rilievo e un interesse eccedente il mero rapporto di impiego, incidendo sull'efficienza e la produttività dell'azione amministrativa. La menzogna, di per sé, è sufficiente a integrare gli elementi costitutivi del delitto di truffa, in quanto idonea a creare un erroneo convincimento nella parte offesa. Tuttavia, nel caso in cui la falsificazione riguardi anche documenti attestanti lo svolgimento di attività ordinaria, non contestata, tale condotta non può essere ricompresa nell'artificio e raggiro costitutivo della truffa. Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante della particolare tenuità del fatto, il giudice deve valutare complessivamente la gravità della condotta, considerando non solo l'entità del danno economico o del lucro conseguito, ma anche ogni altra caratteristica della fattispecie concreta, come l'atteggiamento soggettivo dell'agente e l'impatto sulla immagine della pubblica amministrazione. Infine, la mancata effettuazione di una perizia, pur se richiesta dalla difesa, non costituisce motivo di ricorso per cassazione ai sensi dell'art. 606, comma 1, lett. d) c.p.p., trattandosi di un mezzo di prova rimesso alla discrezionalità del giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/06/2019 della Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Maria Sabina Vigna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione quanto al capo a), con rideterminazione della pena, e il rigetto nel…

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