Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11638 del 30 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:11638PEN

Massima

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Il reato di detenzione di sostanze stupefacenti di cui al D.P.R. n. 309 del 1990, art. 73, commi 1 e 4, configura distinti reati quando la condotta abbia ad oggetto sostanze appartenenti a tabelle diverse, dando luogo a concorso materiale, concorso formale o continuazione tra reati, con conseguenti effetti diversi sul piano del trattamento sanzionatorio. Il principio del ne bis in idem sostanziale non opera in tali ipotesi, in quanto le diverse condotte, ancorché riferite alla medesima sostanza, integrano autonome fattispecie di reato. La qualificazione giuridica del fatto e l'applicazione della pena accessoria devono pertanto essere effettuate in conformità a tali principi, senza incorrere in violazioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARINI Luigi - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2021 del TRIBUNALE di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere SEMERARO LUCA;
lette le conclusioni del PG FILIPPI PAOLA;
Il PG chiede che la Corte di Cassazione annulli con rinvio la sentenza impugnata limitatamente alla determinazione della pena accessoria e dichiari inammissibile il ricorso per il resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza del 13 ottobre 2021 il Tribunale di Roma ha applicato ex articolo 444 c.p.p. a (OMISSI…

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