Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40496 del 3 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:40496PEN

Massima

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La confisca di beni disposta nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale costituisce un provvedimento definitivo, che può essere revocato solo in presenza di prove nuove sopravvenute alla conclusione del procedimento, di inconciliabilità di provvedimenti giudiziari o di accertamento di un procedimento di prevenzione fondato su atti falsi o su un altro reato. Il mero riesame degli stessi elementi fattuali che hanno portato a disporre la confisca non è sufficiente a giustificare la revoca, in quanto la revoca è un rimedio di carattere straordinario, incompatibile con il semplice riesame di questioni già valutate nel corso del procedimento di prevenzione. Inoltre, il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti di prevenzione è ammesso solo per violazione di legge, con la conseguenza che non è deducibile il vizio di motivazione, salvo che questa non sia del tutto carente o meramente apparente. Infine, l'esclusione del soggetto sottoposto a misura di prevenzione dall'esperibilità del ricorso straordinario per errore materiale o di fatto avverso le sentenze della Corte di Cassazione è giustificata dalla diversità della sua situazione rispetto a quella del condannato, dalla mancanza del necessario requisito della definitività del provvedimento di prevenzione e dalla discrezionalità del legislatore nella previsione di strumenti di tutela differenziati in rapporto a situazioni diverse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. BELMONTE Maria - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 08/05/2018 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
lette/sentite le conclusioni del PG.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e (OMISSIS) impugnano il decreto con il quale la Corte di Appello di Reggio Calabria ha rigettato l'appello avverso il decreto del Tribunale di quella stessa citta' che aveva dichiarato inammissibile e, comunque, infon…

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