La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Sopravvenuta la dichiarazione di fallimento, i motivi di impugnazione proposti contro il diniego di omologazione del concordato preventivo si traducono necessariamente in motivi di impugnazione della sentenza dichiarativa di fallimento, potendo essere fatte valere nel giudizio di reclamo ex art. 18 L.Fall., che assorbe l'intera controversia relativa alla crisi dell'impresa. Pertanto, qualora il decreto di rigetto della domanda di omologazione del concordato non sia stato impugnato autonomamente, le relative censure possono essere legittimamente proposte nel giudizio di impugnazione della sentenza di fallimento, senza che rilevi il mancato rispetto dei termini per l'impugnazione straordinaria ex art. 111 Cost. del provvedimento di diniego di omologazione, essendo tale impugnazione assorbita nel giudizio di reclamo ex art. 18 L.Fall. avverso la dichiarazione di fallimento.