Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21197 del 26 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21197PEN

Massima

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Il possesso e l'esposizione in vendita di merce recante marchi contraffatti integra il reato di contraffazione di segni distintivi di prodotti industriali, anche in assenza di prova che la merce fosse idonea a trarre in inganno gli acquirenti, essendo sufficiente l'accertamento della falsità del marchio. Tale condotta configura altresì il reato di ricettazione, in quanto il segno contraffatto si identifica con il prodotto, di cui deve ritenersi la provenienza delittuosa, a prescindere dalla consapevolezza del reo di aver ricevuto o acquistato merce contraffatta. I due reati concorrono tra loro, non essendo in rapporto di specialità, poiché la contraffazione del marchio riguarda direttamente il prodotto, del quale la ricettazione concerne la provenienza illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Napoli, sesta sezione penale, n. 10304/2009 in data 13.06.2012;

rilevata la regolarita' degli avvisi di rito;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));

sentite le conclusioni del Sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)) che ha ch…

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