Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 6517 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:6517SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto avverso il diniego di condono edilizio, ha rilevato che i ricorrenti non avevano più interesse a coltivare il giudizio in quanto il Comune, con successivo provvedimento, aveva annullato il provvedimento impugnato e correttamente indirizzato l'ordine di demolizione alla proprietaria dell'immobile. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio, ad eccezione del contributo unificato a carico della parte che lo aveva anticipato. Il principio di diritto affermato è che il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito dell'annullamento del provvedimento impugnato determina l'improcedibilità del ricorso, con compensazione delle spese di giudizio, salvo il contributo unificato. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando la prosecuzione di giudizi privi di utilità pratica per le parti. Esso trova applicazione ogni qualvolta, nel corso del giudizio, vengano meno le ragioni che hanno dato origine al ricorso, rendendo così il processo privo di scopo. In tali ipotesi, il Giudice Amministrativo, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso, provvede alla compensazione delle spese, salvo il contributo unificato, al fine di non aggravare ulteriormente la posizione della parte che ha visto soddisfatte le proprie pretese in corso di causa.

Sentenza completa

Pubblicato il 08/11/2018

N. 06517/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00365/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 365 del 2018, proposto da Giovanni Di Pinto e Maria Caudiero, rappresentati e difesi dall'avvocato Laura Sofia Allamprese, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, Salita Moiariello 66;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura municipale, con domicilio presso i propri uffici in Napoli, piazza Municipio e con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

della disposizione dirigenziale del Comune di Napoli dell’11/10/2017 …

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