Cassazione penale Sez. III sentenza n. 16708 del 29 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16708PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia può concorrere con il reato di violenza sessuale quando la condotta integrante il reato di maltrattamenti non si esaurisca negli episodi di violenza sessuale, ma si inserisca in una serie di atti vessatori e percosse tipici della condotta di maltrattamenti. Il reato di violenza sessuale non può ritenersi assorbito da quello di maltrattamenti in famiglia, considerata la diversa natura del bene giuridico protetto dalle due norme, le diverse caratteristiche della condotta e la maggiore gravità del delitto di violenza sessuale. Il reato di violenza sessuale non è escluso dal fatto che la coercizione esercitata sulla vittima mediante l'uso di violenza o minacce induca quest'ultima a cooperare con il suo aggressore per consentirgli di compiere l'atto sessuale al fine di evitare ulteriori conseguenze per la sua integrità fisica. La reiterazione delle condotte violente e minacciose poste in essere nel corso del tempo dall'imputato nei confronti della vittima e il regime di vita vessatoria al quale quest'ultima era sottoposta integrano gli elementi costitutivi del reato di maltrattamenti in famiglia, anche in assenza di una formale querela o di una sostanziale ritrattazione delle accuse da parte della persona offesa, qualora vi siano altri riscontri alle accuse formulate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

((omissis)), difensore di fiducia di Bo. Fr. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 12.7.2010 della Corte di Appello di Messina, con la quale, a conferma di quella del Tribunale di Messina in data 1.12.2006, venne condannato alla pena di anni tre di reclusione, quale colpevole dei reati: a) di cui all'articolo 572 c.p.; b) di cui agli articoli 81 cpv. e 612 c.p.; c) di cui all'articolo 609 bis c.p., unificati sotto il vincolo della continua…

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