Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso principale e il ricorso per motivi aggiunti proposti dalla società Camera con Vista s.a.s. contro gli atti del Comune di Bologna riguardanti la ridefinizione del progetto d'area di Piazza S. Stefano e la revoca della concessione di occupazione di suolo pubblico per l'installazione di dehors, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. L'Amministrazione comunale, nel ridefinire unilateralmente il progetto d'area di Piazza S. Stefano e revocare le concessioni di occupazione di suolo pubblico per l'installazione di dehors, deve contemperare i rilevanti interessi pubblici (tutela del patrimonio storico-monumentale, decoro urbano, quiete pubblica) con il valore dell'iniziativa economica, tutelata dalla Costituzione e dal diritto eurounitario. 2. La motivazione dell'atto amministrativo che incide su un rapporto concessorio di durata pluriennale deve essere adeguata e congrua, tenendo conto del legittimo affidamento ingenerato nel concessionario, il quale ha riposto il proprio affidamento nella stabilità dell'assetto e nella prevedibilità delle modifiche, ai fini di un'oculata programmazione degli investimenti. 3. L'Amministrazione, nel ridefinire la pianificazione dell'area pubblica, deve garantire il rispetto del principio di imparzialità e di parità di trattamento tra gli operatori economici, evitando soluzioni che determinino ingiustificati favoritismi o disparità di trattamento. 4. L'Amministrazione, nell'adottare atti che incidono su posizioni giuridiche di privati, deve assicurare il rispetto del principio di partecipazione, garantendo adeguate forme di contraddittorio e di coinvolgimento degli interessati, anche al fine di valutare il legittimo affidamento ingenerato.