Consiglio di Stato sentenza n. 4364 del 2021

ECLI:IT:CDS:2021:4364SENT

Massima

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La destinazione di parte di un'area a parcheggio pubblico, prevista dallo strumento urbanistico, costituisce un vincolo di natura conformativa e non espropriativa del diritto di proprietà, che non richiede l'osservanza della procedura di cui agli artt. 10 e 11 del D.P.R. n. 327/2001. Pertanto, in caso di contrasto tra le indicazioni grafiche e le prescrizioni normative dello strumento urbanistico, prevale il dato normativo, essendo le risultanze grafiche meramente illustrative e non idonee a sovrapporsi o negare quanto stabilito nel testo dello strumento di pianificazione. La previsione di parcheggio pubblico, pur essendo originariamente connessa alla realizzazione di una nuova viabilità, non viene meno per effetto della soppressione di quest'ultima, in quanto la destinazione a parcheggio pubblico mantiene la propria autonoma valenza conformativa del diritto di proprietà, in funzione delle esigenze di carattere urbanistico e di interesse pubblico sottese alla sua previsione, indipendentemente dalla realizzazione della prevista viabilità. Pertanto, il diniego di permesso di costruire fondato sulla destinazione dell'area a parcheggio pubblico, prevista dallo strumento urbanistico, è legittimo, non potendo il privato far valere un affidamento sulla rappresentazione cartografica difforme dal dato normativo.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/06/2021

N. 04364/2021REG.PROV.COLL.

N. 09119/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9119 del 2013, proposto da
Immobiliare Italia s.r.l., in persona del legale rappresentante, e da Giovannelli Cristiano, rappresentati e difesi dall’avvocato Mario Sanino, presso il quale sono elettivamente domiciliati in Roma, Viale Parioli, n. 180

contro

Comune di Pescia, in persona del Sindaco
pro tempore,
non costituito in giudizio

nei confronti

Comune di Firenze, in persona del Sindaco
pro tempore,
non costituito in giudizio

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana, n. 1582 dell’11 ottobre 2012, resa tra le parti.

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