Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 6961 del 12 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:6961PEN

Massima

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La circostanza attenuante speciale del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309 del 1990 può essere riconosciuta solo in ipotesi di minima offensività penale della condotta, deducibile sia dal dato qualitativo e quantitativo della sostanza stupefacente, sia dagli altri parametri richiamati dalla disposizione (mezzi, modalità, circostanze dell'azione). Pertanto, ove anche uno solo degli indici previsti dalla legge risulti negativamente assorbente, ogni altra considerazione, anche di natura soggettiva relativa alla personalità dell'imputato e al suo inserimento in contesti delinquenziali, resta priva di incidenza sul giudizio di lieve entità. Il giudice non può svalutare il dato ponderale in favore di elementi di natura soggettiva, in quanto ciò contrasterebbe con il principio secondo cui, ove uno degli indici di cui all'art. 73, comma 5, risulti ostativo, l'attenuante non può essere riconosciuta. Inoltre, l'attività di spaccio indiscriminata, realizzata in luogo notoriamente controllato dalla criminalità organizzata e lontano dal domicilio dell'imputato, con adozione di cautele idonee ad escludere l'occasionalità e l'estemporaneità della condotta, integra un contesto organizzativo di supporto che esclude la sussistenza del fatto di lieve entità. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare la ricorrenza dell'attenuante, deve attenersi rigorosamente ai parametri oggettivi indicati dalla legge, senza possibilità di bilanciamento con elementi di natura soggettiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco - Consigliere

Dott. DOVERE Salvator - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. L'(OMISSIS);

avverso la sentenza n. 5333/2011 pronunciata dalla Corte di Appello di Napoli del 7/12/2010;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Napoli ha riformato la sentenza pronunciata nei confronti di (OMISSIS) dal Giudice per l'udien…

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