Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4879 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:4879SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive adottato dal Comune ai sensi dell'art. 27 del d.p.r. 380/2001 è legittimo e costituisce atto dovuto, anche in presenza di istanze di condono pendenti, qualora: 1) Le opere realizzate, considerate nel loro insieme, risultino abusive in quanto prive dei necessari titoli abilitativi (permesso di costruire e autorizzazione paesaggistica), anche se in parte riconducibili a interventi di manutenzione o pertinenziali. La prosecuzione di lavori su un immobile già oggetto di abusi non sanati o condonati è di per sé preclusa, senza possibilità di distinguere tra opere pertinenziali e non, o tra opere soggette a permesso di costruire e opere realizzabili con DIA. 2) Non sia dimostrata in modo certo e inequivocabile la coincidenza tra le opere oggetto dell'ordine di demolizione e quelle per le quali risultano presentate le istanze di condono, in assenza di una prova documentale che ne attesti la corrispondenza. L'onere di tale dimostrazione grava sulla parte ricorrente. 3) L'applicazione della sanzione demolitoria non è esclusa dalla circostanza che le opere insistano in zona non soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta, in quanto l'art. 27 del d.p.r. 380/2001 non opera tale distinzione, imponendo l'adozione del provvedimento di demolizione per tutte le opere realizzate senza titolo in aree sottoposte a vincolo paesaggistico. 4) L'interesse pubblico al ripristino della legalità violata è in re ipsa, una volta accertata l'esecuzione di opere in assenza di titolo abilitativo, senza che il Comune sia tenuto a verificare la sanabilità delle stesse in sede di vigilanza sull'attività edilizia.

Sentenza completa

N. 05238/2009
REG.RIC.

N. 04879/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05238/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5238 del 2009, proposto da:
Carlo Ferrigno, rappresentato e difeso dall'avv. Biagio Di Meglio e, ai sensi dell’art. 25 del d. lgs. 104/2010, domiciliato d’ufficio, in assenza di elezione di domicilio nel Comune di Napoli, presso la Segreteria del T.A.R. Campania in Napoli, piazza Municipio, 64;

contro

Comune di Ischia, in persona del legale rappresentante pro - tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Luisa Di Meglio e, ai sensi dell’art. 25 del d. lgs. 104/2010, domiciliato d’ufficio, in assenza di elezione di domicilio nel Comune di Napoli, presso la Segreteria del T.A.R. Campania in Napoli, piaz…

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