Il mutamento di destinazione d'uso di un complesso immobiliare da turistico-ricettivo a residenziale, ai sensi dell'art. 5 del D.L. 13 maggio 2011 n. 70 convertito nella L. 12 luglio 2011 n. 106, è ammissibile solo se la nuova destinazione risulti compatibile o complementare rispetto a quella prevista dallo strumento urbanistico vigente per la zona di intervento, tenuto conto della normativa nazionale di cui al D.M. 2 aprile 1968 n. 1444. Ove tale compatibilità o complementarietà non sussista, il mutamento di destinazione d'uso è assentibile esclusivamente attraverso il rilascio del permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici ai sensi dell'art. 14 del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380, previo rispetto degli standard urbanistici e delle altre prescrizioni di legge, nonché previa deliberazione del Consiglio Comunale che ne valuti la compatibilità con le esigenze di sviluppo armonico del territorio. La modifica di destinazione d'uso non può essere ammessa con segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) qualora non risulti urbanisticamente compatibile con la zona di intervento.