Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3933 del 28 gennaio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:3933PEN

Massima

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Lo stato di ira, quale causa di non punibilità, può essere riconosciuto quando il fatto è stato commesso in seguito a un fatto ingiusto altrui che abbia determinato un'immediata reazione emotiva, tale da turbare gravemente l'equilibrio psichico dell'agente e da condizionarne in modo determinante la condotta. Tuttavia, perché possa essere integrata tale esimente, è necessario che l'azione offensiva sia stata proporzionata e contenuta entro limiti ragionevoli, senza eccedere in modalità e intensità rispetto alla provocazione subita. Inoltre, il giudice è tenuto a valutare attentamente le circostanze concrete del caso, verificando se effettivamente l'imputato abbia agito in uno stato di grave turbamento emotivo, tale da escludere o scemare la sua capacità di autodeterminazione. Pertanto, la mera sottolineatura di un fatto ritenuto non grave, anche se potenzialmente idonea a suscitare una reazione di stizza, non può di per sé integrare lo stato d'ira, se non accompagnata da una reazione sproporzionata e incontrollata dell'agente, che abbia compromesso in modo rilevante la sua lucidità mentale e la sua capacità di controllo dei propri atti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ME. GI. , N. Il (OMESSO);

nei confronti di:

1) AL. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2/2007 GIUDICE DI PACE di ((omissis)), del 04/02/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ARTURO CARROZZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso …

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