La valutazione di impatto ambientale (VIA) di un progetto per la realizzazione di un impianto di recupero rifiuti speciali a matrice inerte costituisce un provvedimento amministrativo complesso, caratterizzato da un elevato grado di discrezionalità tecnica e amministrativa, che deve contemperare molteplici interessi pubblici e privati, quali quelli urbanistici, naturalistici, paesaggistici, di sviluppo economico-sociale e di tutela ambientale. L'autorità competente, nel procedimento di VIA, è tenuta a valutare attentamente la localizzazione dell'impianto, le possibili alternative, l'impatto sulle componenti ambientali, paesaggistiche e socio-economiche, nonché le misure di mitigazione e compensazione necessarie, sulla base di un'istruttoria completa e adeguatamente motivata. Il sindacato giurisdizionale su tali valutazioni è limitato ai soli casi di manifesta illogicità, irragionevolezza o travisamento dei fatti, non potendosi sostituire all'apprezzamento discrezionale dell'amministrazione. La disciplina applicabile al procedimento di VIA è quella vigente al momento della presentazione della domanda, in applicazione del principio tempus regit actum, salvo diversa previsione transitoria della legge regionale. Le eventuali modifiche sostanziali del progetto nel corso del procedimento non comportano l'applicazione della normativa sopravvenuta, purché le integrazioni siano state effettuate nel rispetto dei limiti e delle modalità previsti dalla legge. I termini di conclusione del procedimento di VIA, pur se posti a tutela di interessi generali di celerità e certezza, non hanno carattere perentorio, sicché il loro mancato rispetto non determina l'interruzione o l'estinzione del procedimento, ma legittima solo l'esercizio di poteri sostitutivi da parte dell'autorità superiore. La partecipazione al procedimento di VIA è limitata ai soli enti locali sul cui territorio è localizzato l'impianto, non essendo necessaria la convocazione di altri comuni o province limitrofe che possano essere interessati in via riflessa, salvo che non vantino un interesse diretto e qualificato. Analogamente, l'avviso di avvio del procedimento non deve essere necessariamente comunicato ai privati interessati, essendo sufficiente la forma di pubblicità prevista dalla legge.