Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dal sig. Tamburino Salvatore avverso gli atti di approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di San Gregorio di Catania, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Amministrazione comunale, nell'adottare e approvare il nuovo Piano Regolatore Generale, gode di ampia discrezionalità nelle scelte urbanistiche generali, che non sono sindacabili dal giudice amministrativo se non in caso di errori di fatto o abnormi illogicità. Tuttavia, tale discrezionalità trova un limite nell'obbligo di tenere conto di precedenti pronunce giurisdizionali, anche di natura cautelare, che abbiano inciso sulla pianificazione urbanistica. Pertanto, l'Amministrazione non può procrastinare la decisione su osservazioni tempestivamente presentate ad un momento successivo all'adozione del Piano Regolatore Generale, né può omettere di adeguare le previsioni urbanistiche a sentenze passate in giudicato che abbiano annullato atti presupposti alla pianificazione. Il mancato rispetto di tali obblighi determina l'illegittimità degli atti di adozione e approvazione del Piano Regolatore Generale.