Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11914 del 13 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:11914PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di prevenzione della violenza occasionata da manifestazioni sportive, il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono determinate competizioni è correlato funzionalmente alla manifestazione agonistica ed all'esigenza di prevenire condotte violente ad essa connesse, per cui, nel determinare il contenuto impositivo del provvedimento interdittivo del questore, occorre tenere conto della dimensione temporale del divieto; ne consegue che il reato di cui all'art. 6, commi 1 e 6, della legge n. 401 del 1989 non è integrato in caso di notevole distanza di tempo fra la presenza nei luoghi vietati e l'orario di svolgimento della gara. (Fattispecie in cui la presenza degli imputati nei pressi di uno stadio calcistico era stata rilevata circa sei ore prima dell'inizio della partita).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - rel. Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/09/2014 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere RENATO GRILLO;
Udito il Procuratore Generale in persona del FELICETTA MARINELLI che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza del 18 settembre 2014 la Cor…

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