Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4302 del 2 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4302PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pericolo di reiterazione del reato, valutato sulla base di elementi concreti che evidenziano la persistenza della pericolosità sociale dell'imputato, può giustificare il mantenimento della custodia cautelare in carcere anche quando la durata della misura si avvicina al termine massimo corrispondente alla pena inflitta, in quanto il riferimento al decorso del tempo deve essere coordinato con la valutazione relativa alla sussistenza delle esigenze cautelari. La revoca della custodia cautelare non può essere disposta sulla base del solo criterio aritmetico della corrispondenza della durata dell'applicazione della misura ai due terzi della condanna, essendo necessaria una valutazione complessiva della situazione, che tenga conto della gravità del reato, della personalità dell'imputato e del suo comportamento successivo al fatto, al fine di accertare la permanenza di un concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato. Pertanto, il giudice può legittimamente mantenere la custodia cautelare in carcere, anche in prossimità della scadenza del termine massimo, qualora ritenga sussistente, sulla base di elementi specifici, il pericolo di recidiva, senza che tale valutazione possa essere superata dal solo dato della riduzione della pena in appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 195/2015 TRIB. LIBERTA' di TRIESTE, del 30/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. DI LEO Giovanni, ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 30 luglio 2015 il Tribunale di Trieste ha respinto l'appello avverso l'ordinanza emessa dal Corte d'Appello di Trieste, con la quale era…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.