Cassazione penale Sez. I sentenza n. 476 del 8 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:476PEN

Massima

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La violazione di qualsiasi obbligo o prescrizione inerente alla sorveglianza speciale con obbligo o divieto di soggiorno, anche in assenza di una specifica violazione dell'obbligo di soggiorno, integra il delitto di cui all'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956. Tale qualificazione giuridica della condotta non consente di ritenere il reato prescritto, in presenza della contestata recidiva, la quale esclude l'applicabilità del termine prescrizionale ordinario. La responsabilità dell'imputato è evidente e la pena irrogata è ritenuta congrua, in considerazione della gravità della violazione degli obblighi imposti dalla misura di prevenzione, che mira a tutelare la sicurezza pubblica attraverso il controllo e la limitazione della libertà di movimento del soggetto sottoposto. La giurisprudenza di legittimità ha costantemente affermato questo principio, ribadendo che la fattispecie delittuosa di cui all'art. 9, comma 2, della legge n. 1423 del 1956 si configura a fronte di qualsiasi violazione degli obblighi o prescrizioni inerenti alla sorveglianza speciale, a prescindere dalla specifica inosservanza dell'obbligo di soggiorno.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO F. Maria S. - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 4878/2014 CORTE APPELLO di PALERMO, del 04/03/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/11/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Pinelli M.S. che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza per prescrizione del reato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, la Corte di appello di Palermo confermava q…

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