Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35807 del 26 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:35807PEN

Massima

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Il delitto di atti persecutori di cui all'articolo 612-bis c.p. è un reato abituale, a struttura causale e non di mera condotta, che si caratterizza per la produzione di un evento di danno consistente nell'alterazione delle abitudini di vita della vittima o in un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero, alternativamente, di un evento di pericolo, consistente nel fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva. L'elemento soggettivo è integrato dal dolo generico, che richiede la volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza necessità della preordinazione di tali condotte. Ai fini della configurabilità del reato è sufficiente la consumazione anche di uno solo degli eventi alternativamente previsti dalla norma. Ai fini della prescrizione del delitto di atti persecutori, reato abituale, il termine decorre dal compimento dell'ultimo atto antigiuridico, poiché il momento della consumazione delittuosa coincide con la cessazione dell'abitualità. Le dichiarazioni della persona offesa, debitamente motivate dal giudice di merito circa la loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono costituire prova sufficiente ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, salvo il caso in cui la persona offesa si sia costituita parte civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo A. - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. - rel. Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/09/2017 della CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LORI PERLA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita';
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), del Foro di Gela, che si associa alle conclusioni del Procu…

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