Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35980 del 19 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35980PEN

Massima

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Il reato di diffamazione sussiste anche quando il contenuto offensivo di un esposto sia stato portato a conoscenza del solo destinatario, senza che sia necessario accertare l'effettiva conoscenza da parte di terzi, essendo sufficiente l'esistenza del dolo, insita nell'invito all'autorità destinataria di informarne gli organi superiori. In presenza di una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, l'assoluzione dell'imputato nel merito può essere pronunciata soltanto qualora emerga dagli atti, con evidenza, la prova della sua innocenza, per insussistenza del fatto, per mancanza degli estremi di reato o per l'esistenza di una causa di giustificazione. Il principio del ne bis in idem non trova applicazione quando il nuovo procedimento penale riguardi un reato diverso, ancorché commesso con lo stesso fatto, in quanto diversa è la persona offesa, i fatti attribuiti e il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. RAFFAELLO Federico - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - rel. Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

RI. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la SENTENZA del 26/03/2007 CORTE DI APPELLO di MESSINA;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAOLO OLDI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Stabile Carmine, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza in data 26 marzo 2007 la …

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