Consiglio di Stato sentenza n. 6975 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:6975SENT

Massima

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Il potere di autotutela dell'amministrazione comunale in materia edilizia, anche con riferimento alla dichiarazione di inizio attività (DIA), deve essere esercitato entro un termine ragionevole e supportato dall'esternazione di un interesse pubblico, attuale e concreto, alla rimozione del titolo edilizio, tenuto conto dell'affidamento maturato dal privato in ragione del tempo trascorso dalla formazione del titolo stesso. L'annullamento del provvedimento formatosi sulla DIA edilizia deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento al fine di garantire l'effettiva partecipazione del soggetto titolare della posizione giuridica incisa, e deve rispettare tutte le forme sostanziali e procedimentali previste per gli atti di autotutela, ivi compresa la necessità di un tempo ragionevole per l'adozione del provvedimento di secondo grado, ora normativamente fissato in diciotto mesi. In assenza dei presupposti per l'esercizio dell'autotutela, l'attività dichiarata può legittimamente proseguire. Il termine di diciotto mesi previsto dall'art. 21-nonies della legge n. 241 del 1990 per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio non può essere computato retroattivamente, ma decorre dalla data di entrata in vigore della relativa disposizione normativa. Il superamento di tale termine è consentito solo in presenza di specifiche condizioni, quali l'accertamento definitivo in sede penale di una condotta di falsificazione penalmente rilevante, ovvero l'acclarata erroneità dei presupposti non imputabile neppure a titolo di colpa all'amministrazione, ma esclusivamente al dolo della parte privata.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/10/2019

N. 06975/2019REG.PROV.COLL.

N. 10437/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10437 del 2018, proposto da
Comune di Quartu Sant'Elena, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via Portuense, 104;

contro

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Seconda) n. 00761/2018, resa tra le parti, concernente per la riforma

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