Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7231 del 24 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7231PEN

Massima

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Il concorso di un privato con un pubblico ufficiale nella falsificazione di atti pubblici integra il reato di falso in atto pubblico di cui all'art. 479 c.p. e non il meno grave reato di falso ideologico commesso dal privato di cui all'art. 483 c.p. Ciò in quanto, anche quando il privato concorre nella redazione e sottoscrizione di atti pubblici contenenti false attestazioni, egli partecipa consapevolmente all'attività falsificatoria del pubblico ufficiale, non limitandosi a fornire mere dichiarazioni false che il pubblico ufficiale si limiti a riportare nell'atto. Pertanto, la derubricazione di tali condotte dal reato di falso in atto pubblico al falso ideologico commesso dal privato è priva di adeguata motivazione, in quanto non tiene conto della descrizione in fatto dei reati contestati, che evidenzia il pieno concorso del privato nell'attività falsificatoria del pubblico ufficiale. Analogamente, la riqualificazione di condotte inizialmente contestate come turbativa di pubblici incanti in ipotesi di truffa aggravata deve essere adeguatamente motivata, in quanto le descrizioni fattuali dei reati indicano chiaramente la realizzazione di condotte volte ad alterare le procedure di libera scelta del contraente da parte della pubblica amministrazione, e non meramente artifici e raggiri strumentali a conseguire ingiusti profitti. Pertanto, la derubricazione dei reati senza una congrua motivazione che tenga conto della complessiva ricostruzione fattuale operata nell'imputazione è illegittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Trento;
avverso la sentenza emessa il 16/01/2020 dal Gip del Tribunale di Trento, nonche' avverso l'ordinanza di messa alla prova emessa il 20/09/2019, nel processo a carico di:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, i provvedimenti impugnati e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Paolo Micheli;
lette le conclusioni del P.M., in persona del Sostituto Procurator…

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