Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19580 del 12 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:19580PEN

Massima

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Il provvedimento di sequestro probatorio deve essere motivato in modo congruo e specifico, ancorandosi alle peculiarità del caso concreto, senza ricorrere a formulazioni generiche e apparenti. La motivazione meramente apparente, priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza, è censurabile in sede di legittimità per violazione di legge. Il giudice è tenuto a valutare in modo adeguato e dettagliato la sussistenza dei presupposti di legge per il mantenimento del sequestro, senza limitarsi a richiamare in modo generico l'esistenza di indagini in corso o l'astratta configurabilità del reato contestato. Il provvedimento che non rispetta tali canoni di motivazione deve essere annullato con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazi - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 34928/2013 GIP TRIBUNALE di NAPOLI, del 16/04/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MICCOLI GRAZIA;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. PRATOLA Gianluigi, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza emessa in data 16 aprile 2014 il Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli rigett…

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