Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49340 del 4 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49340PEN

Massima

Massima ufficiale
Ai fini della convalida dell'arresto, il giudice per le indagini preliminari può diversamente qualificare il fatto-reato contestato, per negare la convalida, valorizzando unicamente la situazione che si prospettava alla polizia giudiziaria operante all'atto dell'intervento e non anche elementi sopravvenuti acquisiti nel corso dell'udienza di convalida, che possono assumere rilievo soltanto ai fini della eventuale successiva emissione di una misura cautelare. (Fattispecie relativa ad arresto di un soggetto che, quale padre di un minore, aveva trattenuto presso di sé il figlio nonostante un provvedimento del giudice che aveva ordinato la consegna alla madre, in cui la Corte ha ritenuto corretta la decisione di non convalida dell'arresto per sequestro di persona, sul presupposto che i fatti configuravano il reato di cui all'art. 388 cod. pen.).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICHELI Paolo - Presidente

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI FIRENZE;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 10/05/2019 del GIP TRIBUNALE di FIRENZE;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa TUDINO ALESSANDRINA;
lette/sentite le conclusioni del P.G..
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 10 maggio 2019, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze non ha convalidato l'arresto in flagranza di (OMISSIS) in ordine a…

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