Consiglio di Stato sentenza n. 7994 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:7994SENT

Massima

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Il regolamento urbanistico comunale, pur essendo uno strumento obbligatorio per tutti i Comuni ai sensi della legge regionale, non si limita a disciplinare esclusivamente l'ambito urbano, ma può operare anche nelle aree periurbane, in quanto non ha una posizione gerarchica statica ma si atteggia in modo differente a seconda delle scelte pianificatorie e in relazione agli altri strumenti urbanistici prescelti dall'amministrazione. Il regolamento urbanistico, infatti, si pone ad un livello di tendenziale equipollenza con il piano strutturale comunale e può introdurre misure di salvaguardia sull'intero territorio comunale, in ragione della sua funzione espansiva. Pertanto, la modifica della destinazione urbanistica di un'area da zona edificabile a zona periurbana, con conseguente riduzione dell'indice di edificabilità, rientra legittimamente nell'ambito di applicazione del regolamento urbanistico, purché l'amministrazione comunale abbia adeguatamente motivato tale scelta pianificatoria, bilanciando gli interessi pubblici e privati in gioco. Il privato, infatti, non vanta un diritto soggettivo al mantenimento di una determinata potenzialità edificatoria, salvo che ricorrano specifiche situazioni giuridicamente tutelabili, come la stipula di convenzioni di lottizzazione o la presenza di giudicati favorevoli. L'amministrazione, pertanto, gode di un ampio margine di discrezionalità nella definizione delle scelte urbanistiche, purché queste siano adeguatamente motivate e rispettose del principio di proporzionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/11/2019

N. 07994/2019REG.PROV.COLL.

N. 03815/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 3815 del 2012, proposto dal signor ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio legale Titomanlio-Abbamonte, in Roma, via Terenzio n. 7.

contro

Il Comune di Potenza, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia.

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata (Sezione Prima) n. 605/2011, resa tra le parti, concernente l’impugnazione delle deliberazioni di adozione e di approvazione de…

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