Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41211 del 8 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:41211PEN

Massima

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Il pericolo concreto di reiterazione del reato, desumibile dalle modalità particolarmente violente e determinate della condotta delittuosa e dalla mancanza di sufficiente autocontrollo dell'imputato, incline alla violenza, costituisce un valido presupposto per l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in assenza di precedenti specifici, qualora la misura degli arresti domiciliari non sia ritenuta idonea a scongiurare il pericolo di recidiva. La valutazione delle esigenze cautelari, ai sensi dell'art. 274, comma 1, lett. c), c.p.p., deve essere effettuata dal giudice in relazione alle concrete modalità del fatto e alla personalità dell'imputato, senza che sia necessaria la sussistenza di precedenti specifici, purché emergano elementi idonei a fondare il pericolo di reiterazione del reato. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente la sussistenza di tale pericolo, anche in assenza di precedenti specifici, sulla base di una valutazione complessiva della personalità dell'imputato e delle modalità della condotta delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SP. DA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 18/05/2007 TRIB. LIBERTA' di ANCONA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDONE ANTONIO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. FEBBRARO Giuseppe, che ha concluso per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

SP. Da. ricorre per cassazione contro l'ordinanza del Tribunale di Ancona sezione per il riesame del 18 maggio 2007 con la q…

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