Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 37777 del 12 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37777PEN

Massima

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La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni di chiamati in correità, acquisite con il consenso delle parti, deve essere effettuata dal giudice di merito attraverso un attento esame della loro intrinseca coerenza e logicità, nonché della presenza di riscontri esterni che ne confermino la veridicità. Tali dichiarazioni, se ritenute affidabili sulla base di una motivazione adeguata e immune da vizi logici, possono costituire valido elemento probatorio per la dimostrazione della responsabilità penale dell'imputato, anche in assenza di una confessione dello stesso. Il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione delle risultanze probatorie operata dai giudici di merito, se sorretta da un logico apparato argomentativo, limitandosi a verificare l'esistenza di eventuali vizi di motivazione. Inoltre, il riconoscimento della circostanza attenuante della lieve entità del fatto, prevista dall'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990, presuppone una valutazione complessiva degli elementi della fattispecie concreta, senza che il dato ponderale della sostanza stupefacente detenuta possa essere compensato da altri fattori di segno opposto, qualora assuma un valore negativo assorbente. Infine, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale non è tenuto a fornire una specifica motivazione quando la sanzione inflitta si collochi nella media o nel minimo edittale, essendo sufficiente il richiamo all'adeguatezza e congruità della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. NARDIN Maura - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosar - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/04/2018 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa MARIAROSARIA BRUNO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa COCOMELLO ASSUNTA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di SANTA MARIA CAPUA VETE…

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